..avevamo bisogno della “ennesima” (R)regione. Eccerto, perchè di questo si tratta. Poltrone. I salentini si sentono esclusi dal governo della Regione Puglia e si inventano la soluzione più immediata, creare una regione nella Regione. O una Regione nella regione. Dipende sempre dai punti di vista (ovvero dagli interessi).

Qualche anno fa, durante un convegno da me inventato e organizzato, quando ero al coordinamento della comunicazione e del marketing delle Grotte di Castellana (e Ostillio era assessore al Turismo), trovai il modo per dare un senso a quell’incontro che aveva l’obiettivo di far convergere verso l’area centrale del territorio pugliese un turismo nuovo, diverso, maturo per l’offerta che stavamo lanciando, e lo trovai nella formula che piacque anche ai nostri partner, la “Terra di mezzo” (anche un po’ sull’onda della saga Il signore degli anelli e la mitologia che ne stava scaturendo).

La Puglia è lunga! A nord il Gargano, con le sue bellezze selvatiche e le asperità che rendono il turismo avventuroso e “carismatico” (per ovvi motivi religiosi); a sud il Salento, con le sue prelibatezze gastronomiche, la taranta, la natura (lu sole, lu mare, lu vientu); quasi a sud l’Alto Salento, annesso all’altro per opportunità di brand territoriale (come piaceva ripetere fino alla nausea al succitato assessore). Al barese (intesa come area, quella centrale), che restava? I Trulli (patrimonio Unesco), lo Zoo Safari, Polignano (con Domenico Modugno e la statua che svetta ora trionfante davanti alle scogliere incantevoli e la gara dei tuffi), e Bari, il capoluogo (di regione e di provincia), che vive(va) degli sbarchi dei crocieristi e di San Nicola. Ah! E le Grotte di Castellana, certo.

Sicchè ci piacque assai quel brand territoriale (‘magari l’assessore viene pure al convegno e tiene battesimo’, azzardavamo) pensato proprio per la collocazione geografica. Ma l’idea scaturiva soprattutto dai partenariati che avevo provveduto a sviluppare sul campo, con le proposte turistiche e didattiche, intersecando il desiderio di collaborazione di tanti operatori che volevano essere inseriti in un “circuito”. E tutti alle Grotte di Castellana venivano a bussare. Ovvio. Che ve lo dico affare!

Ma ora no, non c’è mica bisogno di unire gli sforzi.. c’è chi vuole (pretende) la Regione Salento. Poveri voi, pazzi visionari che credete ancora che l’unione fa la forza!

E in una sera di anticipato inverno suddista apro facebook e trovo in posta questo messaggio:

Caro amico/a ho il piacere di invitarti sabato 30 ottobre alle ore 16.00, presso L’Hotel Tiziano a Lecce, alla Presentazione Ufficiale del Movimento Giovanile Regione Salento
Il Movimento Giovanile presenterà la sua “squadra”: verranno presentati, alla stampa ed alla cittadinanza, tutti i responsabili e i dirigenti locali dello stesso.
Inoltre si metteranno in evidenzia le ragioni del nostro impegno civile al servizio del territorio, attraverso interventi mirati a spiegare perchè oggi la Regione Salento porterebbe dei notevoli benefici al nostro amato Salento.
REGIONE SALENTO Se puoi sognarla, puoi farla!
Si prega di dare conferma della propria presenza.

Avv. Cristian Sturdà
Presidente “Movimento Giovanile Regione Salento

Poi, a distanza di pochi minuti ricevo questo:

Sempre più Consigli Comunali delle tre province stanno per votare sulla Regione Salento e sul referendum popolare. Scadono più o meno a Natale i termini entro cui dovranno votare a favore della RS tanti Comuni che rappresentino 600.000 elettori.
Parliamo con i consiglieri, facciamoci sentire, chiediamo di votare democraticamente come vuole l’art. 132 della Costituzione!

Amiche, amici, invitate i vostri Amici leccesi di FB a iscriversi al nostro gruppo!

E in tutta onestà non posso che pensare che sono nata nel mondo sbagliato.

[ps. qualche refuso l’ho pure corretto, ma qualcos’altro ho deciso di lasciarlo.. per correttezza d’espressione! o_O]

Una replica a “In Puglia sabato si presenta la Regione Salento. Come dire..”

  1. ..ed io nella regione sbagliata, ma forse faccio ancora in tempo a cambiarla

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